Quanto sono importanti i simboli nel paganesimo?
Ogni tradizione, religione e vita nasce e termina con un simbolo. Da secoli l’uomo ha avuto la necessità di codificare eventi, personaggi, divinità con dei simboli di facile comprensione.
Un simbolo in fin dei conti è un segno che rappresenta qualcos’altro.
I simboli nel paganesimo sono usati comunemente in rituali per rappresentare divinità, elementi, fini e molto altro.
Gli stessi strumenti spesso sono simboli, come ad esempio la coppa, simbolo della Dea e del dare vita.
L’etimologia di “simbolo” viene dal greco “syn ballein”, “riunire insieme”. L’origine è curiosa e affascinante: era uso nell’antica Grecia per un gruppo di persone che dovevano separarsi per poi successivamente riunirsi rompere un piatto di terracotta in vari frammenti; ognuno portava nel suo viaggio un frammento e alla riunione tale piatto veniva ricomposto…”syn ballein” appunto.
Ricordatevi che i simboli possono e devono essere “caricati” anch’essi , non tanto di potere personale, anche se le loro rappresentazioni fisiche lo consentono ma di energia psichica, emotiva e devono fungere da catalizzatori per il fortissimo legame che hanno con l’inconscio, prima collettivo e quindi individuale che essi hanno. Basta solo che vi riappropriate della loro ricchezza, coscientemente o inconsciamente.
Analizzeremo dunque in seguito l’utilizzo dei vari simboli nel paganesimo